A questi luoghi della Toscana sono affezionato per mille motivi, alcuni sono personali, altri riguardano la bellezza dei luoghi stessi.
e poi ci abbondano bestiole che mi piacciono (anche) come soggetti fotografici. Piccoli tesori nascosti che sfuggono ai più, a quelli che passano e non sanno guardare.
Ecco uno degli animali che mi stanno più simpatici in assoluto. Lo vedete? Dov’è?
Aspettate un attimo che vado un po’ vicino.
Da bambino, in vacanza nell’entroterra ligure, la sera mi fermavo a guardare affascinato i Gechi che dal tetto scendevano lungo il muro a dare la caccia alle falene e gli altri insetti attratti dalla luce della lampada che c’era sopra il portone della casa di campagna che ci ospitava. Da allora ne sono affascinato.
E’ un soggetto che grazie alla sua pelle granulare ed al pattern di colore “sta bene” sui vecchi muri coi quali si confonde e sui quali si arrampica meglio delle lucertole.
E’ un animale molto timido, se si accorge di essere osservato… si nasconde subito. Allora si deve aspettare immobili e prima o poi (più poi che prima) lui tirerà fuori di nuovo la testolina per esplorare la situazione e vedere se può uscire in sicurezza.
I Gechi sono spesso notturni, perchè temono la concorrenza delle lucertole che sono più veloci e gli soffiano le prede. Dove la competizione è minore, ossia dove ci sono meno lucertole, li si può vedere in giro anche di giorno.
i Gechi sono e restano -per me- molto fotogenici (hanno anche un simpatico sorriso).
A parte il non aver mai perso lo stupore meravigliato del bambino che scopriva le piccole cose della natura, mi si è aggiunto uno stupore ed una meraviglia ancora più grandi, quando per ragioni professionali ho scoperto che animali eccezionali sono.
Perchè si ama di più quanto più si conosce.