Una Cornacchia al bar

Intanto che “lavoravo” ad un progetto fotografico che si sta sviluppando nella mia mente mai quieta, ho assistito a una scenetta e ne ho voluto fare un micro-reportage senza pretese, uno “street animale”; un esempio  gradevole (si spera) e documentativo  di quanto certi animali si siano ampiamente “urbanizzati” integrandosi benissimo, qualche volta anche troppo. 

Insomma, in questo luogo milanese che qualcuno conoscerà bene, ho incontrato una Cornacchia priva di qualsiasi timore, che come molti umani si è fatta una sosta al bar.

La scelta del grandangolo in questi casi è essenziale per esprimere il concetto di interazione/integrazione, un ritrattone con un teleobiettivo non avrebbe avuto significato alcuno, naturalmente.

Anche questa è fotografia naturalistica. La sezione ambienti urbani è diventata una costante nei concorsi di wildlife photography , perchè la componente umana e quella degli altri animali  sono ormai così compenetrate che non ha senso ignorare le interazioni che avvengono, anzi è importante capirle al meglio.

Per gli interessati all’attrezzatura: comodissimo, come sempre il 24-200mm Z specialmente accoppiato alla Z8.

Foto di Gianni Ragno.