Lindenia, la più bella.

Coltivo da sempre il desiderio di farmi un portfolio di foto di tutte le libellule italiane. Mi ero così messo in testa di fotografare una libellula molto rara da noi e forse la più bella libellula europea. Per me è la più bella che ci sia.

Una sola specie al mondo: Lindenia tetraphylla.

E’ grande ed è fra le specie più rare d’Italia, presente in pochi siti nel nostro paese e un po’ più diffusa in altri paesi del Mediterraneo orientale.
Minacciata da collezionisti e da una gestione poco intelligente di certe aree umide.
Dopo accurate ricerche sui possibili siti, e dopo aver ricevuto alcune “dritte” sono riuscito ad organizzare la mia “spedizione”, il sito era a 500km più o meno da casa mia.
Un esperto naturalista del luogo, persona di grande simpatia e dalla conoscenza profondissima del suo territorio, nonchè ottimo macrofotografo, mi ha accompagnato ad uno dei siti, mostrandomi gli spot “dove” si avevano le maggiori possibilità di incontro, perchè non basta sapere il luogo, la libellula non è un elefante, se ti sposti anche di poco, un centinaio di metri, potresti non trovarla affatto benchè si sia in una delle zone in cui è segnalata.

Una lunga focale, in questo caso il 400mm F5.6 Sigma Apo Macro, mi è stata utilissima, sia per non spaventare il soggetto che perchè tra me e il soggetto poteva esserci di tutto, compresa in un caso una pozza di acqua bassa in cui si abbeveravano decine e decine di vespe. Avessi avuto più tempo o l’occasione giusta avrei provato anche con il 200 micro.
La D800 si è rivelata una macchina perfetta allo scopo. Ha sopportato insieme a me il sole diretto (32 e passa all’ombra, non so quanti al sole), Anche il Sigma se l’è cavata benissimo.
Ho impostato Auto ISO, esposizione manuale, tempi il più breve possibile e diaframmi chiusi il giusto per avere il soggetto nitido e lo sfondo non invadente.

Ha dei posatoi preferiti, da cui sorveglia il territorio, o su cui si riposa, sarebbero ottime occasioni per fotografarla ma chiaramente nel suo ambiente ci sono molte altre specie di libellule, quasi tutte territoriali, per cui è un continuo scacciarsi a vicenda e spesso si hanno pochi secondi per inquadrare e scattare. In questo contesto dinamico il cavalletto può aiutare ma per la prima volta ho sentito il bisogno della versatilità del monopiede.
In questi casi una volta trovati gli spot migliori, è un po’ come pescare o la foto da capanno. conviene sedersi ed aspettare piuttosto che seguire il soggetto, perchè si otterrebbe l’effetto di allontanarlo sempre di più dato che è sensibilissimo ai movimenti.

Quando si posa, bisogna inquadrare con calma e se il soggetto non è ben parallelo, aggiustarsi con estrema lentezza e senza movimenti bruschi, pena la fuga.

Mentre aspettavo la Lindenia, un incontro interessante:

Trithemis annulata, una specie africana, non tanto grande, che da qualche anno ha colonizzato l’Europa mediterranea. L’unica libellula viola (il maschio) d’ Europa.

Poi… Finalmente Lindenia!

Un maschio maturo, per cui piuttosto scuro.
Un altro maschio, questo abbastanza “nuovo” per cui più chiaro.

L’eleganza di questo insetto secondo me è senza eguali, con quei “flap” all’estremità dell’addome. Un’eleganza che si moltiplica quando si assiste alla sua efficienza nel volo.

Mi fa venire in mente i più bei caccia moderni (o elicotteri d’assalto…).
Mi fa venire in mente i più bei caccia moderni (o elicotteri d’assalto…).

La Lindenia tetraphylla è anche fra le pochissime libellule in cui la femmina è più appariscente del maschio (purtroppo l’ho vista sfrecciare lontana una sola volta).

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