le libellule sono i miei soggetti preferiti per la fotografia ravvicinata. nel fotografarle cerco di ritrarre il loro carattere, le impressioni (o sensazioni), che mi da’ il vederle. Qualcosa di più personale, però senza cadere nel tranello dell’ “umanizzare” gli animali, cioè senza affibbiare loro caratteri, sentimenti e atteggiamenti che non hanno.
Gli animali sono belli per quello che sono, anzi sono più belli quando li si conosce per come sono realmente.Così cerco di cogliere posture interessanti, ma sempre spontanee, naturali, oppure attività come la riproduzione, il volo, la deposizione delle uova, che rendono più vivace l’immagine. Sempre per gusto personale, se posso evito gli sfondi neri, se non posso, allora me li tengo.
Chiaramente, nel fotografarli non voglio essere asettico, anche per me la scelta di luce, sfondo ed inquadratura sono fondamentali per rendere bello, o almeno piacevole lo scatto, per personalizzarlo, per interpretare il soggetto e, si spera, trasmettere a chi vede quel che mi ha colpito. Qualche volta uso anche il bianco e nero per evidenziare una postura od una situazione particolarmente “grafica”. Per il mio sentire, questo basta.
Gli Odonati sono il grande gruppo che comprende le Libellule, ma contiene due “tipologie” diverse, una comprende le Damigelle (Zigotteri) più piccole, e l’altro le Libellule vere e proprie. Io fotografo tutte e due, però preferisco le libellule.
Cominciamo l’Imperatore, come è doveroso
Libellula Imperatore (Anax imperator). Anax (e Wanax) in greco antico vuol dire “colui che comanda, il dominatore, il re”. Nome meritato per la più grossa libellula italiana. E’ bello vederla in volo con i grandi occhi verde/blu, il torace verde chiaro brillante e il lungo addome blu nei maschi maturi (e in qualche femmina vecchia) e verde nelle femmine, sempre rigato di nero.
L’Imperatore è veloce, saettante, si posa raramente, e quando lo fa, come quasi tutte le grandi libellule, si appende sotto al sostegno. Pattuglia senza sosta lo specchio d’acqua che è il suo territorio, scacciando i rivali e cacciando tutto quello che può mangiare, comprese le libellule appena più piccole. Spesso si sentono i sonori “frr!” dello sbattere delle ali di due combattenti.
In volo tiene l’addome leggermente arcuato verso il basso, il che la rende riconoscibile al primo colpo.
E’ piuttosto diffidente e di solito occorre una lunga focale per fotografarla in attività.
Per riprenderla in volo ci vuole pazienza, individuare le sue rotte, fissare l’obiettivo su un punto ed aspettare pazientemente che ci ricapiti, se si ha fortuna la si coglie mentre fa hovering (volo stazionario), immobile sia pure per pochi istanti.
Quando la femmina depone le uova, si ha un’occasione per foto più particolari, ma anche se impegnata, meglio stare a distanza, se no potrebbe finire per accorgersi di noi, sentirsi minacciata ed involarsi. Bisogna soprattutto fare attenzione a dove cade la nostra ombra.
Questo è l?imperatore. Alla prossima libellula!